MIA > Sezione Italiana > Enciclopedia Marxista
Macaire Robert,
Tipo del truffatore creato e impersonato dal famoso attore Frédérick Lamaître e rappresentato in caricatura da Daumier.
Machajski Jan Vaclav (1866-1926),
socialista russo-polacco deportato a Yakutsk (Siberia) sotto il regime zarista,
sul finire del secolo scorso fu l'ispiratore di un movimento anti-marxista
vicino all'anarchismo che cercò una base negli elementi più declassati della
società (Lumpenproletariat e strati inferiori del proletariato). Secondo Machajski
il comunismo scientifico costituiva un mostruoso imbroglio ai danni dei
proletari e l'intellighenzia era una classe parassitaria che deteneva il
monopolio della conoscenza e che, basandosi sull'ideologia marxista, cercava di
conquistare il potere per se stessa. Il movimento fece la sua prima apparizione
pubblica nel 1902 a Irkutsk, con un proclama per il Primo Maggio, e si diffuse
poi a Bialystock, Ekaterinoslav, Odessa, Varsavia e San Pietroburgo. All'inizio
degli anni venti le idee di Machajski influenzarono i primi raggruppamenti
clandestini d'opposizione nella Russia sovietica, ed in particolare il Gruppo
Operaio di Myasnikov.
Magnan, Bernard Pierre (1791-1865),
generale bonapartista, dal dicembre 1851 maresciallo di Francia. Aveva partecipato alla repressione delle insurrezioni di Lione del 1831 e del 1849, di Lilla e Roubaix del 1845 e di Parigi del giugno 1848. Fu deputato alla Legislativa e uno degli organizzatori del colpo di stato di L. Napoleone. È lo stesso generale che L. Napoleone, nel 1840, in occasione del tentativo di sbarco a Boulogne, aveva cercato di corrompere.
Maleville, Léon de (1803-1879),
orlranista. Sotto la Monarchia di luglio fu amico di Thiers e oppositore di Guizot. Deputato alla Costituente e alla Legislativa, fu ministro degli interni nel governo Barrot alla fine del 1848. Ritiratosi a vita privata dopo il 2 dicembre, tornò nel 1870 e appoggiò Thiers.
Marche,
Operaio parigino, prese parte alla rivoluzione del 1848.
Marie de Saint-Georges Alexandre-Thomas (1795-1870),
Avvocato e uomo politico francese, repubblicano borghese; nel 1848 ministro dei lavori pubblici nel governo provvisorio, membro della Commissione esecutiva, presidente dell'Assemblea nazionale costituente, ministro della giustizia nel governo Cavaignac
Mercader Ramon (-),
l’assassino di Trotsky.
Marrast Armand (1801-1852),
repubblicano borghese, redattore del National fino al 1848, poi membro dei Governo provvisorio e sindaco di Parigi. Marrast aveva partecipato alla repressione dell'insurrezione operaia di giugno.
Martin Alexandre (pseudonimo Albert) (1815-1895),
Operaio francese, uno dei capi delle organizzazioni blanquiste durante la monarchia di luglio, membro del governo provvisorio nel 1848.
Masaniello (1620-1647),
pescivendolo napoletano; capo, nel 1647, di una rivolta del popolo napoletano contro gli spagnoli.
Maschi Otto (detto Lucien Laurat) (1898-1977),
uno dei fondatori del partito comunista austriaco, collaborò con
l'Internazionale Comunista e, dietro insistenza di Bukharin,
venne nominato professore di economia politica presso l'Università dei Popoli
d'Oriente a Mosca. Dopo aver rotto con il leninismo a favore di un miscuglio di
socialdemocratismo e di luxemburghismo nel corso del 1924, lasciò l'Unione
Sovietica nel 1927 e si trasferì poi definitivamente a Parigi, dove aderì al
Circle Marx-Lénine fondato da Souvarine. In seguito
entrò nel partito socialista francese ed animò il gruppo raccolto attorno al
periodico Le Combat marxiste, il cui obiettivo era quello di
«raddrizzare» la socialdemocrazia francese e che, dietro il paravento del
«luxemburghismo», favoriva l'anticomunismo e sosteneva le idee del planisme
di Henrí de Man, delle quali Laurat fu uno dei principali teorici in Francia.
Nel 1931 aveva pubblicato presso la parigina Librairie Valois uno studio su L'economie
soviétique. Sa dynamique, son
mécanisme. In esso
egli cercò di dimostrare che «l'oligarchia burocratica dell'URSS è proprio una
classe, il cui reddito proviene dallo sfruttamento della popolazione». Pur
riconoscendo che il merito di tale scoperta spettava a Boris Souvarine, egli
rivendicò a sé il merito di aver analizzato i meccanismi di funzionamento della
società sovietica, attraverso i quali la burocrazia staliniana sfruttava i
lavoratori.
Mathieu de la Drôme Philippe-Antoine (1808-1865),
Uomo politico francese, nel 1848-1851 deputato all'Assemblea nazionale costituente e a quella legislativa (Montagna); emigrato in Belgio dopo il colpo di Stato del 1851.
Mauguin François (1785-1854),
celebre avvocato, deputato d'opposizione sotto la Restaurazione, partecipò alla rivoluzione del luglio 1830. Militò poi nelle file dell'opposizione dinastica. Fu deputato alla Costituente e alla Legislativa. Si coprì di debiti a seguito di alcune speculazioni sfortunate.
Maupas, Charlemagne Èmile de (1818-1888),
prefetto al tempo del governo Guizot. Ritiratosi dopo la rivoluzione del 1848, fu di nuovo prefetto durante la presidenza di L. Napoleone. Nel 1851 fu nominato prefetto di polizia la posto del Carlier e in tale funzione partecipò all'organizzazione del colpo di stato, dopodiché fu ministro di polizia dal 1852 al 1853. Ebbe numerosi altri incarichi sotto il Secondo Impero.
McLennan John Ferguson (1827-1881),
storico e giurista scozzese. Di lui Engels consultò, per la stesura de L'origne della famiglia... le seguenti opere: Primitive Marriage. An Inquiry into the Origin of the Form of Capture in Marriage Ceremonies (II matrimonio primitivo. Ricerca sulle origini della forma del ratto nelle cerimonie nuziali), Edinburgh 1865; Studies in Ancient History Comprising a Reprint of «Primitive Marriage» ecc. (Studi di storia antica comprendenti una ristampa del Matrimonio primitivo » ecc), London 1876, nuova ediz. 1886.
Secondo il giudizio di Engels, "egli con la sua antitesi tra «tribù» esogame ed endogame [i cui membri si accoppiavano, rispettivamente, all'esterno della tribù e al suo interno], dovuta a puro fraintendimento, ha portato più danno di quanto con le sue indagini abbia giovato."
Mieroslawski Ludwik (1814-1878),
esperto militare polacco, capeggiò anche la rivolta siciliana del 1849.
Mecklenburg-Schwerin, Helène Louise Elisabeth von (1814-1858),
vedova del figlio di Luigi Filippo e madre del pretendente al trono Luigi Filippo Alberto conte di Parigi. Abdicando, Luigi Filippo le aveva affidato la reggenza per il periodo di minorità del nipote.
Mniewski Theophil (1809-1849),
Rivoluzionario polacco, prese parte all'insurrezione del Baden-Palati nato; condannato a morte da un tribunale di guerra prussiano fu giustiziato.
Molé, Louis Mathieu conte di Adolphe Marie(1781-1855),
già ministro della giustizia sotto il Primo Impero. Fu all'opposizione sotto la Restaurazione. Durante la Monarchia di luglio fu più volte ministro degli esteri e presidente dei consiglio. Egli rappresentò il partito della resistenza, particolarmente ligio a Luigi Filippo. Battuto dall'opposizione liberale guidata dal Thiers, cedette a questi il potere. Fu all'opposizione contro il Guizot ed ebbe l'incarico di formare un governo nell'imminenza dall'insurrezione di febbraio (il 23 febbraio). Fu poi deputato alla Costituente e alla Legislativa. Abbandonò la vita pubblica dopo il 2 dicembre.
Moleschott Jakob (1822-1893),
fisiologo e filosofo olandese, esponente di un indirizzo del materialismo volgare.
Moll Joseph ( - ),
Orologiaio, membro della Lega dei comunisti.
Moltke Helmuth von (1800-1891),
capo dello stato maggiore prussiano nella guerra del '70.
Monk (Monck) George, duca di Albemarle (1608-1669),
generale inglese, ex-realista, che aveva successivamente combattuto nell'esercito di Cromwell. Dopo la morte di questi, Monk si servì di una parte dell'esercito repubblicano al suo comando, già da lui epurata da tutti gli elementi di sinistra, per controllare la situazione e rendere possibile l'elezione di un parlamento dominato dai proprietari fondiari. Ciò rese possibile la restaurazione della dinastia degli Stuarts.
Montalembert Charles-Forbes de Tyron, conte di (1810-1870),
scrittore clericale. Egli concentrò la sua attività nella lotta per la cosiddetta "libertà d'insegnamento", rivendicata dalle scuole cattoliche. Si batté in tal senso sotto la Monarchia di luglio e dopo il 1848. Deputato alla Costituente, sostenne la candidatura di L. Napoleone alla presidenza. Nelle elezioni per la Legislativa pose i comitati cattolici al servizio del "partito dell'ordine". Alla Legislativa, d'accordo con le forze cattoliche, sostenne sempre le leggi liberticide proposte dal "partito dell'ordine". Pur avendo protestato contro il colpo di stato dei 2 dicembre, incitò i cattolici, su indicazione del papa, ad appoggiare il plebiscito in favore di L. Napoleone. Aderì al Secondo Impero, con cui entrò più tardi in polemica a proposito della questione scolastica e della politica italiana. Per la sua posizione favorevole alla libertà di coscienza si trovò più tardi in contrasto con la politica ufficiale della Chiesa. Nel gennaio del 1851, operando a nome delle forze clericali una conversione verso L. Napoleone ("l'uomo che", come scrisse lo stesso Montalembert, "ha reso i più grandi servigi alla Francia, alla società e alla religione").
Morny, Charles Auguste duca di (1811-1865),
fratellastro di L. Bonaparte, politicante bonapartista e speculatore di borsa, fu uno degli organizzatori dei colpo di stato del 2 dicembre, nel corso del quale divenne ministro degli interni. Fu una personalità eminente del Secondo Impero.
Most, Johann ,
Tra i più attivi discepoli di Dühring.
Muromcev Sergej Andreevic (1850-1910) ,
giurista russo, presidente della I Duma. "Egli era solo un funzionario liberale. Non era neppure un democratico e temeva la lotta rivoluzionaria di massa. Egli si attendeva la libertà per la Russia non dalla lotta rivoluzionaria, ma dalla buona volontà dell'autocrazia zarista, da un accordo con questa feroce e spietata nemica del popolo russo" [Lenin, Ivan Vasìl'evic Babuskin - necrologio]; nonostante il suo forte moderatismo, fu perseguito dallo zarismo.
Myasnikov Gavril I. (1889-1946),
operaio, bolscevico dal 1906, fu un fautore della creazione di «sindacati
contadini» nel 1920 e della libertà di parola e di stampa per qualsiasi
partito, ivi compresi quelli borghesi e controrivoluzionari. Venne espulso dal
partito bolscevico russo nel febbraio del 1922 per averne violato la disciplina
- cioè, per l'esattezza, la proibizione della formazione di frazioni che era
stata decretata dal X Congresso nel marzo del 1921 - in veste di capo del
Gruppo Operaio, nato dalla sua rottura con l'opposizione Operaia di Aleksandra Kollontay e di Aleksandr
Shlyapnikov. Arrestato nel maggio del 1923 e liberato dopo alcuni mesi,
venne autorizzato a recarsi in Germania e fu poi nuovamente arrestato al suo
rientro in URSS. Imprigionato nel 1927 a Tomsk, venne deportato agli inizi del
1928 ad Erevan, da dove evase nel novembre di quell'anno e raggiunse la Persia.
Qui venne arrestato dietro pressione della diplomazia staliniana e detenuto per
sei mesi. Espulso dalla Persia nel maggio 1929, venne consegnato nelle mani
della polizia turca. Un mese dopo egli avviò dei negoziati con il consolato
sovietico di Trebisonda in vista di un suo ritorno in URSS, offrendo la propria
astensione da ogni attività politica in cambio di garanzie circa
l'inviolabilità della sua persona. Nello stesso periodo cercò un'intesa con Trotsky, ma le divergenze politiche erano troppo profonde
per permettere una qualsiasi collaborazione.
Ultima modifica 25.06.2001